Per offrire un servizio di qualità ai nostri pazienti, il nostro studio è dotato di macchinari all'avanguardia che possono facilitare e velocizzare il processo di diagnosi e trattamento.
Diagnostica per immagini: Radiologia 2D e 3D
Radiografie endo-orali, ortopantomografia, teleradiografia laterale del cranio e CBCT possono essere effettuati in studio grazie ad un macchinario unico che racchiude tutte queste funzioni.
Servono per controllare la presenza di carie, lo stato di salute dei tessuti ossei, se esistono eventuali lezioni non visibili in bocca, la presenza o l’assenza di denti e per la pianificazione di chirurgie o di terapie ortodontiche.



Kinesiografia Cranio-Mandibolare
E’ lo strumento diagnostico più utilizzato per i pazienti che presentano problematiche all’ ATM (articolazione temporo-mandibolare), e non solo. Con l’uso combinato del kinesiografo, elettromiografo e ULF- TENS (T.E.N.S a bassa frequenza), un sofisticato software crea grafici che illustrano il funzionamento del sistema della bocca, permettendo ai dottori di arrivare a una diagnosi che vanta una precisione di decimi di millimetro. E’ l’unico strumento che permette di fare una diagnosi dinamica, ossia di registrare come funziona il paziente e capire durante i movimenti cosa succede e, di conseguenza, cosa bisogna fare per correggere la funzione.
La Kinesiografia e’ il risultato degli studi del Dr. Jankelson, padre della filosofia neuromuscolare, il quale affermava che tutto ciò che si può misurare è un fatto, mentre il resto è solo un’opinione (questa frase ci piace molto!).
L’esame ha una durata di circa due ore e può essere eseguito su adulti e bambini.

Impronte 3D
Vi ricordate la fastidiosa sensazione delle impronte in alginato? Ecco, dimenticatela.
Le scansioni intraorali rappresentano un vero punto di svolta nel mondo dell’odontoiatria: grazie ad uno scanner, una serie di immagini della bocca vengono acquisite, trasferite e rielaborate da un software che crea un modello tri-dimensionale, fedele e realistico dei denti del paziente. Questo procedimento è totalmente indolore, rapido e preciso.

Il sistema CAD-CAM CEREC
Si parla di tecnologia CAD-CAM (Computer Aided Design- Computer Aided Manufactoring) quando bisogna ricostruire una grande parte del dente che è stata danneggiata, compromessa o rimossa; si tratta di un macchinario in grado di ricreare in pochi minuti le caratteristiche specifiche mancanti di uno o più denti. Questo sistema nasce per creare intarsi e corone, ma si possono realizzare anche faccette, denti provvisori e definitivi: si effettua tutto in un unico appuntamento, evitando così i tempi di attesa del laboratorio. Ottenere il risultato finale comprende 5 passaggi:
1. Preparazione del dente: il dentista prepara la superficie del dente da ricostruire seguendo parametri precisi.

2. Lettura ottica: grazie ad uno scanner integrato nel sistema, si ottengono le impronte 3D della bocca, con particolare attenzione al dente che va ricostruito.


3. Progettazione: il software CEREC è veloce ed altamente intuitivo; si progetta il restauro necessario per il dente preparato adattandolo alle caratteristiche anatomiche del paziente.

4. Produzione: il macchinario riceve le informazioni dal software e grazie ad una combinazione di frese “scolpisce” il restauro in blocchetti di composito o ceramica del colore scelto, garantendo in soli 15 minuti estetica e resistenza. È il Michelangelo robotico dello studio.

5. Cementazione: il restauro viene cementato sul dente che era stato preparato all’inizio e se necessario modificato direttamente in bocca per adattarsi al meglio.
Macchinario del protossido per l’analgesia sedativa
Henry Langa è l’ideatore di questa tecnica, nata negli anni Settanta e che nei Paesi anglosassoni ebbe subito fortuna. Questa apparecchiatura consente di somministrare in piena sicurezza la miscela di protossido d’azoto (il famoso gas esilarante) e ossigeno necessaria affinché si realizzi nel paziente lo stato di analgesia relativa, utile a contrastare la paura del dentista. Infatti, i pazienti odontofobici (3,5-5%) che attualmente esistono evitano le cure per problematiche di ansia che non riescono a superare.
Bisogna fare attenzione a non confondere questa tecnica con l’anestesia: il paziente infatti rimane sveglio e cosciente, monitorato dal saturimetro, ma si ritrova in uno stato di rilassamento che lo aiuta a essere più tranquillo e cooperante durante il trattamento. Utilizzare questo macchinario non deve essere motivo di vergogna, perché aiuta il paziente e l’odontoiatra a creare una routine di cure che possa essere positiva per entrambi.
